Tania e l'azienda che crea diamanti dalle ceneri: "Così ho esaudito l'ultimo desiderio di mio padre"
Diamanti dalla ceneri di cremazione: è questa una delle nuove tendenze che si stanno diffondendo da qualche anno in giro per il mondo, per conservare la memoria di una persona cara, senza ricorrere alla tradizionale sepoltura. Ne sa qualcosa Tania Piraccini, che vive a Forlimpopoli, in provincia di Forlì-Cesena. Suo padre Widmer è scomparso nel 2019 a causa di un tumore, ma prima dell’addio le ha confessato un ultimo desiderio che a distanza di qualche mese è stato esaudito dall’amata figlia: diventare, appunto, un diamante una volta cremato. “Come da sue volontà, adesso è sempre con noi -racconta Tania a Fanpage.it-. Lui amava stare sempre in giro e non voleva mai fermarsi, neanche in un cimitero dopo la morte”. “Può sembrare una cosa bizzarra, ma in realtà, se pensiamo, i diamanti in natura sono fatti di carbonio, che è l’elemento chimico della vita, caratterizza le cellule di tutti gli esseri viventi” ricorda quindi Christina Sponza, responsabile marketing per l’Italia di Algordanza. “Noi non facciamo altro che estrarre dalle ceneri di cremazione il carbonio e poi replichiamo quello che la natura fa in milioni di anni -continua-: alta pressione e alta temperatura. Pian piano gli atomi di carbonio si legano fra di loro e formano i diamanti”. Il tutto, senza l’aggiunta di additivi, neanche per il colore finale, che va dal bianco al blu intenso e che piuttosto dipende, molto spesso, dalla percentuale di boro presente nelle ceneri.